Le serie TV hanno rivoluzionato indelebilmente i canoni della produzione cinematografica e televisiva. Questa situazione riguarda però tutta la creatività contemporanea.
Il processo è certamente ancora in atto e sta ribaltando tutte le dinamiche insite nella fruizione. Quello dei telefilm era un mercato televisivo e a determinati orari. Ora è divenuto, grazie ai diversi dispositivi mobili ( senza dimenticare la distribuzione via internet di Netflix ) e anche ai cambi insiti nella società nella divisione tra tempo lavorativo e quello libero, un fenomeno che ha allargato la sua portata. Certe serie non sono frutto della creatività di un regista ma si basano sull’autore o, meglio ancora, sullo showrunner, e (ri)nascono o muoiono grazie al numero di fruitori. L’offerta è veramente rilevante, per tantissimi gusti differenti. Tale modalità espressiva ha poi notevolmente modificato anche il concetto di fruizione nel senso che molti non sono più prodotti d’intrattenimento ma presuppongono una buona cultura dello spettatore per essere compresi appieno. Tali e vari rimandi presenti nelle vicende, inoltre, non sono solo di tipo cinematografico. In tempi non sospetti registi da cinema come David Lynch e Lars von Trier si sono cimentati in serie TV. Dalle prime soap, portatrici di valori conservatori, si è arrivati all'attualità, dove i protagonisti di tali vicende rispecchiano i tempi odierni con scarsi vincastri etici e si fanno amare per la propria peculiarità o genialità. Il cinema e le serie TV sanno poi fortificarsi a vicenda e sanno pescare anche nelle più recenti valvole creative presenti. L'autore propone una disamina veramente variegata. De Il trono di spade e The Walking Dead si rimarca il lato cinico della narrazione. Qui infatti le scene più cruente non hanno nessuna particolare cesura nel flusso narrativo. Grande interesse hanno poi le serie distopiche, segno evidente dell'insoddisfazione per la situazione sociale odierna da parte degli spettatori più fedeli. Attraverso queste produzioni si propongono nuovi modelli culturali, raccontando storie in cui ognuno può confrontare o influenzare il proprio modello di vita. Finite le grandi narrazioni, rimangono mille rivoli dove trovare un senso al sussistere. Ecco quindi che l'uomo, sempre più stretto in complicanze o alienazioni dal ( non più ) simile, trova una nuova lettura della realtà in questi prodotti. E non si tratta di distrazione o stacco dall'attualità. I mass-media modulano ormai ricerche che travalicano la mera comunicazione o informazione. Tramite le serie TV si snodano infatti percorsi estetici, filosofici e tanto altro che non si possono ignorare. Certo la produzione appare forse esagerata ma stiamo parlando comunque di produzioni di notevole livello. Questo è un dato di fatto incontrovertibile e, come ho già scritto ma è bene ribadirlo, riguarda tutto il mondo creativo.
-Stefano Taddei
Alessandro Alfieri
Galassia Netflix
L'estetica, i personaggi e i temi della nuova serialità
Villaggio Maori Edizioni, pp. 160
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