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Al MAO di Torino la terza edizione di Declinazioni Contemporanee: tra mito, tecnologia e identità

Al MAO Museo d’Arte Orientale di Torino prende vita la terza edizione di Declinazioni Contemporanee, il programma di residenze e commissioni site-specific che mette in dialogo artisti contemporanei e collezioni museali.


Shiota Chiharu, Uncertain Journey, 2016/2019
Declinazioni Contemporanee #3, MAO Torino 2025

Inaugurata il 1° novembre 2025, la rassegna conferma la vocazione del museo come luogo di ricerca e di riscrittura culturale, dove opere e oggetti del passato vengono reinterpretati attraverso lo sguardo dell’arte di oggi.


Il progetto, curato dal MAO, riunisce voci provenienti da tre continenti e invita artisti, curatori e professionisti del settore a costruire nuove letture del patrimonio, restituendo significato a manufatti rimasti troppo a lungo in silenzio.


Nella sezione tibetana, i registi e artisti Ritu Sarin e Tenzing Sonam presentano un’installazione sonora dedicata ai preziosi frammenti provenienti dal monastero di Densatil, distrutto durante la Rivoluzione Culturale. Attraverso la voce della scultura di Virūḍhaka, Re Guardiano del Sud, l’opera restituisce memoria e dignità a un patrimonio disperso, trasformando la sala museale in uno spazio di ascolto e di riflessione sul destino delle opere e sulla loro migrazione forzata.


Nelle gallerie cinesi, la coreana Sunmin Park presenta il video Pale Pink Universe (2025) e una nuova serie di disegni nati dalla residenza presso la tenuta di CastelGiocondo dei Marchesi de’ Frescobaldi, nell’ambito del progetto Artisti per Frescobaldi. L’artista intreccia paesaggio toscano e cosmologia orientale, vinificazione e poesia medievale, ispirandosi a un sonetto di Dino Frescobaldi. Le immagini microscopiche di un acino d’uva si fondono a visioni planetarie, accompagnate dalla musica di Bojan Vuletic: un universo sospeso tra natura, cultura e spiritualità.


Philip Guston If This Be Not I 1945 Mildred Lane Kemper Art Museum. Univerity purchase, Kende Sale Fund, The Estate of Philip Guston, courtesy Hauser & Wirth
Declinazioni Contemporanee #3, MAO Torino 2025

Tra le gallerie di Cina e Giappone, Francesco Simeti conclude idealmente il percorso con Description Generale (A Historical Map of the Other), un’installazione di carte da parati, tessuti e sculture luminose realizzate con WonderGlass. L’artista costruisce una mappa critica delle antiche Vie della Seta, dove l’Oriente diventa specchio delle proiezioni e delle appropriazioni occidentali. Un paesaggio di pagode sospese e texture storiche invita il visitatore a interrogarsi sul concetto di “altro” e sulle narrazioni coloniali che hanno modellato l’immaginario europeo.


L’inaugurazione ha ospitato anche la performance Tape Music dell’artista taiwanese Lin Chi-Wei, già presentata alla Tate Modern e al Centre Pompidou, qui proposta in dialogo con la collezione funeraria cinese del museo. Partecipata dal pubblico, la performance ha trasformato la lettura collettiva di partiture su rotoli di carta in un coro armonico, un rito di memoria e rinascita.


Shiota Chiharu, Accumulation - Searching for the Destination 2014/2019
Declinazioni Contemporanee #3, MAO Torino 2025

Con Declinazioni Contemporanee #3, il MAO si conferma laboratorio di interculturalità, dove la storia incontra la contemporaneità e l’arte diventa strumento di restituzione e di ascolto. Le opere saranno visibili fino al 15 febbraio 2026 con il biglietto d’ingresso alle collezioni permanenti.


MAO Torino

Via San Domenico 11


Date

1 novembre 2025 - 26 aprile 2026



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