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Open Group. Years: il tempo e la memoria della guerra alla Tenuta Dello Scompiglio

L’Associazione Culturale Dello Scompiglio presenta Years, la nuova mostra del collettivo ucraino Open Group, a cura di Angel Moya Garcia. Dopo il successo alla 60ª Biennale di Venezia del 2024, dove il gruppo ha rappresentato la Polonia con Repeat after me II, gli artisti Yuriy Biley, Pavlo Kovach e Anton Varga tornano in Italia con un progetto site-specific pensato per gli spazi della Tenuta Dello Scompiglio, a Vorno, alle porte di Lucca.


Shiota Chiharu, Uncertain Journey, 2016/2019
Open Group (Yuriy-Biley,-Pavlo-Kovach,-Anton-Varga), photo Jacopo Salvi

L’opera nasce in un momento in cui il conflitto russo-ucraino, iniziato nel 2014 con l’annessione della Crimea e proseguito fino al 2025, continua a segnare la vita di milioni di persone. Un conflitto lungo e sfibrante, in cui il tempo stesso sembra essersi deformato: anni che scorrono senza pace, tra perdite, attese e silenzi. È proprio da questa sospensione che prende forma Years.


Nell’installazione, le proiezioni di date incise su lapidi si espandono nello spazio, trasformando il trascorrere del tempo in un flusso di luce che serpeggia tra le pietre. Le date, fredde nella loro essenzialità, diventano respiro, battito, memoria. Il ritmo luminoso scandisce il tempo della perdita ma anche quello della resistenza: l’ostinata volontà di ricordare ciò che la guerra tenta di cancellare.


La mostra si articola come una costellazione di video-opere e installazioni che trasformano la devastazione della guerra in esperienza sensoriale. Years dissolve la distanza tra spettatore e tragedia, restituendo la dimensione umana dietro i numeri dei rapporti ufficiali e delle statistiche. Ogni immagine, ogni luce, diventa eco di una vita interrotta, di un legame spezzato, di una memoria che continua a pulsare.


In questo spazio di sospensione e dolore, il lavoro di Open Group assume la forma di una testimonianza collettiva. Il loro gesto artistico non è solo denuncia, ma anche atto di cura: un tentativo di preservare ciò che la guerra vuole rendere invisibile. La mostra si fa così memoriale e rito, una soglia in cui la luce sostituisce la parola e l’assenza diventa presenza.


Philip Guston If This Be Not I 1945 Mildred Lane Kemper Art Museum. Univerity purchase, Kende Sale Fund, The Estate of Philip Guston, courtesy Hauser & Wirth
Open Group, Years (2025), Courtesy Associazione Culturale Dello Scompiglio

Il progetto si inserisce nel programma della Tenuta Dello Scompiglio, ideato e diretto da Cecilia Bertoni, dove arte, natura e architettura convivono in un equilibrio di sostenibilità e ricerca. Qui, tra boschi e colline, le arti visive e performative dialogano con la terra e il tempo, generando esperienze che superano i confini disciplinari.


Fondato nel 2012 a Lviv, Open Group ha costruito una pratica basata sul lavoro collettivo e sulla riflessione politica e sociale. Dopo i riconoscimenti ottenuti in istituzioni come il Museum Ludwig di Budapest, la Zachęta National Gallery di Varsavia e l’Albertinum di Dresda, con Years il gruppo torna a indagare la relazione fra memoria, spazio e comunità.



Shiota Chiharu, Accumulation - Searching for the Destination 2014/2019
Open Group (Yuriy Biley, Pavlo Kovach, Anton Varga) Warszawa, Poland 2024, Photo by Piotr Czyż _ Zacheta archive

In un’epoca segnata dalla perdita e dalla distanza, Years ci ricorda che il tempo, come la memoria, non scorre mai davvero via: rimane inciso, come una luce che continua a battere tra le pietre del presente.


Associazione Culturale Dello Scompiglio

Via di Vorno, 67, Vorno - Capannori


Date

15 novembre - 1 marzo 2026


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