Con l’annuncio dei vincitori si è conclusa sabato 9 Ottobre la dodicesima edizione del PREMIO COMBAT PRIZE, concorso internazionale d’arte contemporanea ideato dall’Associazione culturale Blob Art, in compartecipazione con il Comune di Livorno, con il sostegno della Fondazione Livorno e della casa editrice Sillabe insieme al partner Opera Laboratori, oltre che di Poliart, azienda leader nella produzione di polistirene espanso.
La giuria, composta da Andrea Bruciati, Davide Ferri, Francesca Baboni, Francesca Canfora, Kiki Mazzucchelli, Lorenzo Balbi, Stefano Taddei, ha scelto come vincitore della sezione Pittura Francesco Casati con l'opera "Mirò" con la seguente motivazione: due figure fluttuano sullo sfondo di un paesaggio indeterminato, di nuvole e vapori, e sembrano della stessa sostanza di quel paesaggio, sottoposte a una forza che tende a deformarle, ad allungarle. La scacchiera funziona come baricentro, la concentrazione che vi si raccoglie attorno è un'altra forza che resiste a questa deformazione o movimento. L’atmosfera compostamente onirica, di pacato surrealismo è comune a diversi pittori della sua generazione, ma nel dipinto è resa soprattutto attraverso una pittura stratificata, vibratile, un movimento ondulatorio che attraversa l’immagine accendendosi in alcuni punti e disperdendosi in altri.
Menzione speciale della giuria a Michele Savino.
Per la sezione Fotografia, la giuria ha decretato vincitore Giulia Marchi con l’opera "La natura dello spazio logico" per la profondità della ricerca che riesce a coniugare in maniera eccellente una profonda riflessione sulla letteratura e la filosofia e una resa formale in cui evidenti emergono i riferimenti alla storia e alla tecnica del processo fotografico.
Menzione speciale della giuria a Elia Pinna.
Per la sezione Disegno, la giuria ha premiato PL con l’opera "Digiunare sull’erba" per il suo presentarsi come un disegno che intende sovvertire il significato di un celebre dipinto impressionista omaggiandolo al contempo. Con uno stile che gioca su due piani di lettura, quello della realtà e del nostro inconscio, con l'abilità di ricreare con l'uso del pastello un mondo sommerso che riprende tematiche filosofiche e invita alla meditazione e alla riflessione sulla dualità immateriale e materiale della vita.
Menzione speciale della giuria a Alessandra Brown.
La giuria ha decretato vincitore per la sezione Scultura/Installazione Luca Petti con l’opera "Specie elastiche per crepe dinamiche" per aver saputo fondere in modo originale nella sua pratica scultorea tradizione e contemporaneità, usando una perizia tecnica che combina materiali innovativi, come ferro tropicalizzato e bismuto, riuscendo a dare voce a tematiche attuali legate al sempre più invasivo intervento umano sulla natura.
Menzione speciale della giuria a Giuseppe de Mattia.
Infine per la sezione Video, la giuria ha assegnato il premio a Enrico Marcon con l’opera "Noblesse Obligehhrg 2". Queste le motivazioni: asciutto, concentrato, con pochi essenziali elementi che conferiscono al lavoro freschezza e ironia. Umano troppo umano verrebbe da dire, una metafora quasi nietzschiana sulla crisi dell'uomo contemporaneo post pandemia: sfinito forse ma ancora capace di rialzarsi e sentirsi vivo ascoltando semplicemente il suo respiro.
Menzione speciale della giuria a Eleonora Luccarini.
Per quanto riguarda i premi speciali, il premio “SAC spazio arte contemporanea”, che consiste nella realizzazione di un progetto site specific e una pubblicazione dedicata nella prossima programmazione 2022 del SAC, viene assegnato a Elena Shaposhnikova per aver saputo rappresentare con originalità l’eterno sforzo umano di superare le barriere del vivere, focalizzandosi su tale tentativo e lasciando ad ognuno di noi come comprendere o completare questa “ scalata “.
Il premio ART TRACKER, che prevede l’inserimento di un artista under 35 nella programmazione eventi di Lucca Art Far 2021 con un nuovo progetto curatoriale, è conferito ex aequo ad Erika Pellicci e Marco Rossetti per aver saputo creare, entrambi, un paesaggio urbano o naturale disturbante, mnemonico ed effettivo, tra luoghi vissuti e immaginati, che crea uno spaesamento efficace nello spettatore, creando scarti di livelli differenti, fagocitando la percezione e l'introspezione. Con una volontà narrativa e immaginifica di rilievo che trasforma la suggestione in racconto.
Il premio Poliart, viene assegnato a Monika Grycko, per la capacità di sapersi appropriare della tecnica antica della ceramica mischiandola a suggestioni contemporanee, con un occhio attento alle dinamiche dell'attualità. Con la capacità di elaborare un discorso complesso che va a toccare le maglie di problematiche scottanti, con riferimenti alla letteratura e al cinema e al contempo con la sapienza di utilizzare materiali differenti. L’azienda Poliart, leader nel settore del polistirene espanso, sosterrà la produzione di una nuova opera dell’artista.
In ultimo, il “Premio della giuria popolare - Paolo Ristori”, conferito in base alle preferenze espresse dal pubblico partecipante, viene assegnato a Roberto Goldoni, Matteo Mauro, Stefano Lepori e Jan Škop.
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