Impressionismo e oltre all’Ara Pacis: capolavori dal Detroit Institute of Arts arrivano a Roma
- Redazione

- 8 ore fa
- Tempo di lettura: 2 min
Dal 4 dicembre 2025 al 3 maggio 2026, il Museo dell’Ara Pacis ospita una selezione straordinaria proveniente dal Detroit Institute of Arts, una delle istituzioni museali più importanti degli Stati Uniti.

Un’occasione rara per ammirare in Italia dipinti iconici che raccontano l’evoluzione della pittura moderna: dagli impressionisti Degas e Renoir alle ricerche postimpressioniste di Cézanne e Van Gogh, fino alle rivoluzioni parigine di Matisse e Picasso e all’espressionismo tedesco di Kandinsky, Pechstein e Beckmann.
La mostra, curata da Ilaria Miarelli Mariani e Claudio Zambianchi, ricostruisce un percorso storico che attraversa oltre cinquant’anni di trasformazioni artistiche decisive. Si parte dalla metà dell’Ottocento, quando i pittori francesi abbandonano i codici accademici per volgere lo sguardo alla modernità, alla vita urbana, alla luce naturale. Le opere di Degas, Cézanne e Renoir raccontano questo cambiamento epocale, un rinnovamento che ha ridefinito il rapporto tra percezione, realtà e rappresentazione.
Il percorso prosegue con le innovazioni della generazione successiva, che dopo l’ultima mostra impressionista del 1886 cerca una nuova solidità formale e un uso autonomo del colore. Le pennellate vibranti e psicologiche di Van Gogh, la costruzione rigorosa di Cézanne e la rilettura della tradizione di Renoir tracciano la strada verso il modernismo. È in questa fase che emerge l’idea, come sosteneva Roger Fry, di un’opera d’arte come armonia autonoma, indipendente dal reale.

La parte centrale dell’esposizione è dedicata alla Parigi dei primi decenni del Novecento, capitale mondiale della sperimentazione artistica. Le sei opere di Picasso mostrano l’evoluzione del maestro dal periodo rosa al cubismo, mentre i dipinti di Matisse testimoniano il passaggio dalla costruzione geometrica a una pittura più libera e sensuale. Accanto a loro, il cubismo di Juan Gris e María Blanchard, insieme alla forza espressionista di Modigliani e Soutine, restituiscono un panorama ricco e complesso.
La mostra si chiude con una significativa selezione di opere dell’avanguardia tedesca. I dipinti di Kandinsky, Pechstein, Feininger ed Emil Nolde testimoniano le tensioni, le inquietudini e le sperimentazioni che attraversano l’arte tedesca prima e dopo la guerra. Il potente Autoritratto del 1945 di Beckmann restituisce l’incertezza profonda del dopoguerra, rendendo evidente la forza emotiva della pittura espressionista.

"Impressionismo e oltre" non è solo un viaggio attraverso la modernità, ma un’occasione per scoprire la ricchezza delle collezioni americane e per riflettere sull’evoluzione del linguaggio pittorico europeo. Il percorso è inoltre progettato in un’ottica inclusiva: visite multisensoriali, laboratori, video LIS e percorsi tattili rendono la mostra accessibile a tutti, confermando l’impegno della Sovrintendenza Capitolina nel rendere i musei luoghi aperti e partecipati.
Museo dell'Ara Pacis
Lungotevere in Augusta (angolo via Tomacelli) - 00186 Roma
Date
4 dicembre 2025 – 3 maggio 2026






Commenti