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Nnena Kalu vince il Turner Prize 2025: gesto, materia e presenza nell’arte contemporanea

Il Turner Prize 2025 è stato assegnato a Nnena Kalu, una delle voci più intense e riconoscibili della scena artistica britannica contemporanea.


_2nd_Photo Michael e. Smith
Turner Prize 2025. Photo (c) James Speakman_PA Media Assignments

L’annuncio è arrivato durante una cerimonia pubblica alla Bradford Grammar School, condotta da Steven Frayne, noto al grande pubblico come Dynamo, nella cornice di Bradford UK City of Culture 2025 e trasmessa in diretta su BBC News. Alla vincitrice va il premio di 25.000 sterline, mentre gli altri finalisti – Rene Matić, Mohammed Sami e Zadie Xa – ricevono ciascuno 10.000 sterline.


La giuria ha sottolineato la qualità e il coraggio delle quattro proposte in mostra, capaci di restituire un’immagine complessa e sfaccettata dell’arte contemporanea di oggi. Pittura, scultura, disegno, installazione, suono e fotografia convivono in pratiche differenti ma accomunate da una forte consapevolezza formale e concettuale. La mostra del Turner Prize 2025, allestita alla Cartwright Hall Art Gallery di Bradford, ha già registrato oltre 34.000 visitatori, confermando il forte interesse del pubblico.


A distinguersi è stata la ricerca di Nnena Kalu, che realizza sculture sospese a partire da materiali eterogenei – tessuti di recupero, corde, nastro adesivo, pellicole, carta, bobine VHS – assemblati in forme avvolgenti, simili a nidi o bozzoli. Accanto alle sculture, l’artista presenta grandi disegni astratti, costruiti attraverso segni gestuali ripetuti, vigorosi e ritmici, che generano vortici e spirali dense di energia. La giuria ha lodato la capacità di Kalu di tradurre il gesto espressivo in opere di forte presenza fisica, sottolineando la finezza con cui gestisce scala, colore e composizione.


Michael E. Smith, ph. Carlo Favero
Drawing 12, 2021, Nnena Kalu. Installation view at Turner Prize 2025, Cartwright Hall Art Gallery. Courtesy of the artist, ActionSpace, London and Arcadia Missa, London. Photo © David Levene

Nata a Glasgow nel 1966 e attiva da oltre vent’anni a Londra, dove è artista residente presso ActionSpace nello studio di Studio Voltaire, Kalu ha sviluppato una pratica coerente e riconoscibile, spesso realizzata direttamente nello spazio espositivo. Le sue opere non occupano semplicemente il luogo, ma lo attivano, creando un dialogo serrato tra corpo, materia e ambiente


Installation view of Nnena Kalu’s presentation at the Turner Prize 2025, Cartwright Hall Art Gallery. Photo © David Levene
Installation view of Nnena Kalu’s presentation at the Turner Prize 2025, Cartwright Hall Art Gallery. Photo © David Levene

Istituito nel 1984 e intitolato a J.M.W. Turner, il premio resta uno dei più importanti osservatori sull’evoluzione dell’arte britannica. Anche nel 2025, il Turner Prize conferma la sua funzione di piattaforma critica, capace di dare visibilità a ricerche che interrogano il presente con radicalità e sensibilità. Con la vittoria di Nnena Kalu, il premio riconosce una pratica che unisce intensità emotiva e rigore formale, trasformando materiali umili in strutture potenti, capaci di restare impresse nello sguardo e nello spazio.


Turner Prize 2025


27 September 2025 to 22 February 2026

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