Francesco Lo Savio è un nome che purtroppo ancora non ha avuto il giusto riscontro. Meritoria diventa questa proposta editoriale che segue la recente mostra personale al Mart di Trento e Rovereto.
Gli studi e il confronto con l’architettura sono stati il rovello non solo estetico dell'autore. Le Corbusier è il nome tutelare di tanto del suo operare. Non l'unico però. Roma, Marsiglia e altre realtà sono i luoghi in cui si dipana la narrazione. Si confrontano e scoprono le grandi peculiarità di un percorso artistico che, comunque, ha dovuto inframmezzarsi con differenti situazioni e personalità. Francesco Lo Savio risulta particolarmente isolato sul suolo italico, mentre più apprezzamento riscontrò in Germania. Nel 1960 l’autore partecipò alla mostra a Leverkusen Monochrome Malerei. Tale evento segnò l’internazionalità della ricerca del nostro. Non si devono però dimenticare le propaggini di un tragitto estetico che era particolarmente connesso con l’attualità. Il libro ne sa dare i peculiari rimandi. La solitudine di tale percorso non poteva però che portare l’autore ad uno sfinimento mentale. Questa congiuntura diventò quindi per l'individuo Francesco Lo Savio insostenibile. Chiude il testo una presentazione/interpretazione delle ricerche dell'autore e delle peculiarità che le hanno contraddistinte.
- Stefano Taddei
Riccardo Venturi
Passione dell’indifferenza Francesco Lo Savio
Humboldt Books, pp.160
Kommentare