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Christian Jankowski. Where do we go from here?

Grazie ai social il concetto di limite tra pubblico e privato sta scomparendo. Tutto questo, secondo Christian Jankowski, non può che immettersi pure nelle esemplificazioni dell’arte contemporanea. In mostra una serie di lavori che s'implementano in tale congiuntura.


Visione della mostra (dettaglio) Christian Jankowski Where do we go from here? Galleria Enrico Astuni. Courtesy Galleria Enrico Astuni Ph. Michele Sereni


In Everyday Tasks – Sphere of the Gods (2019) una lavatrice è uno stimolo, attraverso un’elaborata ricerca sul tempo del visitatore, per un dibattito sul fare estetico nell’attualità. Visitors (2010–19) propone come visibili i commenti dei visitatori a varie mostre dell’autore attraverso scritte al neon in giro sulle pareti della galleria.



Christian Jankowski, Visitors – Boring Art, but expensive, scultura neon, 2013, 109 x 200 x 6 cm, edizione di 1, I. Courtesy Galleria Enrico Astuni Ph. Renato Ghiazza


In My Audience (2003–19) personaggi anonimi presenti a manifestazioni che coinvolgevano l’artista diventano fenomeni estetici di indagine che va, stranamente, dall’autore verso lo spettatore. Public Bath ( 1992 ) è un video che documenta una singolare attività estetica. Delle persone erano invitate a fare un bagno in una vetrina con gli astanti che potevano osservare. In seguito I protagonisti di questa performance dovevano spiegarla in mostra. La serie fotografica We are innocent when we sleep (2018–19) presenta membri del teatro berlinese Schaubühne in modalità sottomessa al sonno e sono quindi utilizzati come modelli da dipingere.



Christian Jankowski, We Are Innocent When We Sleep - And that was Robert Beyer, I‘m sure, fast and swift, stampa fotografica su carta baritata, 2018, 127 x 100 cm, edizione di 5, II. Courtesy Galleria Enrico Astuni


In Neue Malerei (2017) alcune pose trovate online che si richiamano ad opere d’arte ineludibili sono state immortalate utilizzando il medium pittorico.



Christian Jankowski, Neue Malerei – Magritte II, 2018, olio su tela, 54, 5 x 73, 5 x 4,5 cm. Courtesy Galleria Enrico Astuni


Una mostra, quella di Christian Jankowski, che vuole interagire con il pubblico, co-creatore di inusitati percorsi estetici.


-Stefano Taddei


Fino al 28 settembre 2019

Galleria Enrico Astuni

Via Jacopo Barozzi, 3 Bologna

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