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Massimo Scolari: “Solca Mari Mossi” in mostra da Antonia Jannone a Milano

Dopo oltre trent’anni di assenza, Massimo Scolari torna ad esporre a Milano negli spazi storici della Galleria Antonia Jannone Disegni di Architettura, che lo aveva accolto per l’ultima volta nel 1992.


Shiota Chiharu, Uncertain Journey, 2016/2019
Massimo Scolari, Città Moderna, 1995

Solca Mari Mossi, in programma dal 19 novembre al 24 dicembre 2025 con opening il 19 novembre alle ore 18.00 in Corso Garibaldi 125, è una mostra densa e rigorosa che ripercorre oltre mezzo secolo di ricerca artistica, dagli anni Settanta al 2020.


L’esposizione riunisce oli, acquerelli e incisioni in gran parte inediti, in cui convivono due grandi ossessioni scolariane: gli archetipi figurativi e l’architettura delle montagne, quest’ultima intesa come forma primigenia, simbolica e cosmogonica. Pittore, scultore, designer, teorico e storico, Scolari incarna l’idea di artista come poíētēs, colui che “fa”: dipinge, costruisce, progetta oggetti, scrive, dà forma a mondi.


Autore di opere iconiche come L’Arca (Triennale di Milano, 1986), Ali (Biennale di Venezia, 1991) – monumento scultoreo oggi sul tetto dello IUAV – e Turris Babel (Biennale 2004), Scolari ha attraversato anche il design con progetti per Giorgetti e Alessi, come il Segnalibro e matita a punta d’argento, Menzione d’Onore al Compasso d’Oro 1998. Nel 2014 ha ricevuto dall’American Academy of Arts and Letters l’Arnold W. Brunner Memorial Prize in Architecture per il suo contributo all’architettura come forma d’arte.


Philip Guston If This Be Not I 1945 Mildred Lane Kemper Art Museum. Univerity purchase, Kende Sale Fund, The Estate of Philip Guston, courtesy Hauser & Wirth
Massimo Scolari, Caspar David Friedrich cerca il Riesengebirge, 1979

I dipinti in mostra evocano visioni metafisiche abitate da torri, ali, fortezze, piramidi, mari agitati e montagne, prive di figure umane ma cariche di “attesa”. Scriveva Daniele Del Giudice: «l’oggetto c’è, ma come un dopo silenzioso… imitazione della verità». Accanto alle tele, una serie di disegni a penna unisce immaginazione e rigore progettuale, rivelando la precisione tecnica che contraddistingue la sua poetica.


Il percorso è arricchito dalle fotografie delle installazioni firmate da Luigi Ghirri, Gabriele Basilico e Luca Campigotto, oltre a pubblicazioni e rarità editoriali, tra cui On Drawing, libro di aforismi e disegni tradotto da James S. Ackerman. La mostra è accompagnata da un catalogo edito da Grafiche Antiga con testi di Scolari, Del Giudice e Léon Krier.


Shiota Chiharu, Accumulation - Searching for the Destination 2014/2019
Massimo Scolari, Turris Babel, 1981

Con un’opera presente in collezioni come MoMA, Centre Pompidou e Museo di Teheran, e un percorso accademico tra Harvard, Yale e IUAV, Scolari torna a Milano con una mostra che non celebra il passato, ma lo riattiva come mito, forma e destino.


Antonia Jannone Disegni di Architettura

Corso Garibaldi 125 – Milano


Date

19 novembre 2025 - 24 dicembre 2025



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