Turner e Constable: alla Tate Britain la grande mostra che racconta due vite parallele
- Redazione

- 4 giorni fa
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Questo autunno la Tate Britain dedica una straordinaria esposizione ai due giganti del paesaggio britannico: J.M.W. Turner e John Constable.

La mostra – la prima a esplorare in profondità le loro vite intrecciate, i contrasti e le reciproche influenze – celebra il 250° anniversario della loro nascita e riunisce oltre 170 opere, tra dipinti e lavori su carta, molte delle quali raramente esposte nel Regno Unito.
Nati a un solo anno di distanza, Turner nella Londra tumultuosa e Constable nella quiete rurale del Suffolk, i due artisti intrapresero percorsi radicalmente diversi. Turner fu un prodigio precoce: espose alla Royal Academy a 15 anni e realizzò opere ambiziose come The Rising Squall prima di compiere i diciotto. Constable, più lento e meditativo, costruì la propria formazione da autodidatta, viaggiando e studiando dal vero i cieli e i paesaggi della sua terra d’origine. Eppure, entrambi condivisero un obiettivo: rivoluzionare la pittura di paesaggio, trasformandola in un genere capace di emozionare, raccontare e innovare.
La mostra segue lo sviluppo parallelo della loro identità artistica: da una parte, l’energia sublime di Turner, che dai taccuini di viaggio trasse ispirazione per visionarie vedute alpine, mari in tempesta e ardite invenzioni luministiche; dall’altra, la precisione di Constable, che vide nel cielo l’anima del paesaggio e lo studiò con una dedizione quasi scientifica. La Tate riunisce per l’occasione un raro gruppo dei suoi celebri studi di nuvole, oggi considerati tra gli esiti più poetici dell’arte inglese dell’Ottocento.

Il confronto tra i due culmina negli anni Trenta dell’Ottocento, quando la critica iniziò a opporli sistematicamente, definendoli “fuoco e acqua”. Celebre il momento del 1831 in cui Constable espose il suo Salisbury Cathedral from the Meadows accanto al Caligula’s Palace and Bridge di Turner: un dialogo serrato tra atmosfere, poetiche e visioni del mondo, riproposto ora alla Tate con la stessa intensità.
Tra i capolavori in mostra spiccano The Burning of the Houses of Lords and Commons (1835) di Turner, non esposto in Gran Bretagna da oltre un secolo, e The White Horse (1819), uno dei vertici di Constable. Opere che testimoniano come entrambi, pur in modi opposti, abbiano ampliato i confini del paesaggio, rendendolo degno dei più grandi formati e delle più alte ambizioni artistiche.

La mostra si chiude con un film in cui artisti contemporanei – tra cui Bridget Riley e Frank Bowling – riflettono sull’eredità di Turner e Constable. Un’eredità viva e potente, che continua a influenzare lo sguardo con cui osserviamo la natura, la luce e il paesaggio.
Tate Britain
Millbank, London SW1P 4RG
Date
27 novembre – 12 aprile 2026






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