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La mostra di arte moderna nigeriana riunisce oltre 250 opere di più di 50 artisti, tra cui Ben Enwonwu ed El Anatsui, provenienti da collezioni africane, europee e statunitensi.


Philip Guston, The Ladder 1987 National Gallery of Art (Washington, DC, USA), The Estate of Philip Guston, courtesy Hauser & Wirth
Uzo Egonu, Women in Grief 1968, © The estate of Uzo Egonu, Tate

Attraversando il periodo dal dominio coloniale all’indipendenza e oltre, Nigerian Modernism celebra una rete internazionale di artisti che unirono tradizioni africane ed europee, creando un’eredità artistica unica.


Negli anni ’40, con il sistema educativo sotto controllo britannico, molti artisti nigeriani si formarono nel Regno Unito, bilanciando influenze occidentali e identità indigene. Aina Onabolu fu pioniere del ritratto moderno, Akinola Lasekan rappresentò miti yoruba, mentre Ben Enwonwu e Ladi Kwali combinarono formazione europea e tradizioni locali, sviluppando nuove visioni della cultura africana.


L’indipendenza del 1960 ispirò una rinascita artistica. La Zaria Arts Society — con Uche Okeke, Demas Nwoko, Yusuf Grillo e altri — promosse la “Sintesi Naturale”, fondendo forme indigene e linguaggi moderni. Lagos divenne un vivace centro culturale, tra architettura modernista, arte pubblica e musica Highlife, mentre a Ibadan il Mbari Club, fondato da Ulli Beier, univa artisti e scrittori come Chinua Achebe e Wole Soyinka, legandosi alla rivista panafricana Black Orpheus.


Philip Guston If This Be Not I 1945 Mildred Lane Kemper Art Museum. Univerity purchase, Kende Sale Fund, The Estate of Philip Guston, courtesy Hauser & Wirth
Nike Davies-Okundaye, Animal World 1968Kavita Chellaram. Image courtesy of kó, Lagos © Nike Davies Okundaye

Negli stessi anni nacquero movimenti che riscoprirono la spiritualità yoruba. L’austriaca Susanne Wenger fondò il New Sacred Art Movement e guidò il restauro del Bosco Sacro di Osun-Osogbo. Parallelamente, la Oshogbo Art School incoraggiò la sperimentazione di artisti come Nike Davies-Okundaye e Twins Seven Seven, che esplorarono identità e miti locali.


La guerra civile del 1967 interruppe l’ottimismo post-indipendenza, spingendo molti artisti a riflettere sull’unità nazionale. Riemersero i motivi “uli” della tradizione Igbo, reinterpretati da Uche Okeke e dagli artisti della Nsukka Art School come Obiora Udechukwu e Ndidi Dike, che ne fecero un linguaggio modernista e simbolo di resilienza.


Philip Guston Sleeping 1977 Promised gift of Musa Guston Mayer to the Metropolican Museum of Art, New York, The Estate of Philip, courtesy Hauser & Wirth
Bruce Onobrakpeya, The Last Supper 1981 © reserved. Tate


La mostra si conclude con Uzo Egonu, la cui serie Stateless People (1980) riflette sull’identità diasporica nigeriana e sul rapporto tra appartenenza nazionale e libertà artistica.


Tate Modern Bankside London SE1 9TG

Date 8 ottobre 2025 – 10 maggio 2026



 
 

Dal 26 al 28 settembre 2025, negli spazi storici del Real Collegio di Lucca, torna Lucca Art Fair con la sua nona edizione, che per la prima volta si terrà in veste autunnale. Dopo diverse edizioni primaverili, la manifestazione inaugura simbolicamente la nuova stagione espositiva, diventando il primo appuntamento d’autunno dedicato all’arte contemporanea in Italia. Una scelta che segna una nuova fase e che mira a rafforzare il ruolo della fiera nel panorama nazionale, in costante dialogo con le realtà culturali del territorio. Organizzata da T.O.E. in collaborazione con Blob Art ETS e con il patrocinio del Comune di Lucca, della Camera di Commercio Toscana Nord Ovest e di Confindustria Toscana Nord, la fiera si conferma una piattaforma dinamica per la promozione dell’arte.


leila erdman foto
“The Deafening Silence Between Us” — courtesy of Leila Erdman-Tabukashvili


Il layout espositivo è stato ripensato per rendere la visita più coinvolgente, con le Room collegate a due a due per creare un percorso organico e immersivo. «Abbiamo voluto ripensare la struttura del percorso espositivo per rispondere alle esigenze di un pubblico sempre più attento e partecipe» spiega il direttore Paolo Batoni. «La connessione delle Room nasce dal desiderio di superare la compartimentazione degli spazi, trasformando la visita in un’esperienza fluida, immersiva e coerente, dove ogni galleria dialoga naturalmente con le altre».


Batoni sottolinea anche come le sfide attuali possano diventare opportunità: «È un periodo complesso, ma queste fasi rappresentano occasioni per esplorare nuovi approcci, osare e spingere le gallerie a percorsi inediti e coinvolgenti». Quest’anno infatti cresce il numero delle gallerie presenti, con attenzione agli artisti emergenti e mid-career, senza dimenticare il legame con gli artisti storicizzati, così da offrire un arco temporale che va dal Primo Novecento alle ricerche più contemporanee.


lucca art fair visitatori

La Main Section, che comprende trentatré gallerie, propone un panorama che riflette le tendenze del mercato italiano aprendosi anche a prospettive internazionali. Tra i nomi di rilievo spicca Vladan Radovanović, pioniere dell’arte multimediale, presentato dalla galleria Prototip di Belgrado, mentre la galleria Richard Vanderaa porta a Lucca opere su carta di Günther Förg, Bill Beckley, Jaume Plensa e Peter Schuyff. Non manca l’attenzione alla pittura, rilanciata da nuove generazioni di galleristi come Mondoromulo Arte Contemporanea e Candy Snake Gallery. Si segnalano anche i dialoghi tra linguaggi diversi, come la proposta di A Pick Gallery, che intreccia fotografia e pittura, e quella di 800/900 Art Studio, che attraverso le opere di Lorenzo Viani esplora la rappresentazione della figura femminile dall’Ottocento al Novecento.


Vladan Radovanović foto

Accanto alla sezione principale trovano spazio Art Projects, dedicata a progetti sperimentali e a solo e duo show, e Independent, riservata a project spaces e collettivi di artisti e curatori. Quest’anno assume un rilievo speciale la sezione Editor, interamente dedicata all’editoria indipendente e al libro d’artista, arricchita da un programma di Talk che il 27 e 28 settembre vedrà protagonisti editori e artisti in incontri pubblici trasmessi anche online.


sezione Editor Lucca Art Fair

Il Public Programme si arricchisce con la performance “Anacronista sarai tu”, firmata dall’Accademia Libera di Calci – Pino Donnaloia. «Questa performance è un invito a superare il ruolo passivo dello spettatore per diventare parte attiva del processo artistico» spiega Batoni. «Il disegno non è solo rappresentazione, ma strumento di relazione, di tensione e di presenza condivisa».


Visitatore Lucca Art Fair

Con questa edizione, Lucca Art Fair rinnova la propria missione: creare connessioni reali tra artisti, gallerie, editori, curatori, collezionisti e pubblico, trasformandosi in un’esperienza che mette al centro la relazione tra chi produce arte e chi la vive. Un’edizione che assume inoltre un significato particolare perché coincide con l’entrata in vigore della nuova aliquota IVA al 5% sulla vendita delle opere d’arte, una misura attesa a lungo che potrà rappresentare un’occasione per dare nuovo slancio e vitalità al mercato dell’arte contemporanea.


Opere Severini


Espositori


Main Section

800/900 Artstudio, Livorno, Lucca - Accademia Libera, Calci (PI) - A Pick Gallery, Torino -Antigallery, Mestre (VE) - Archivio Iginio Balderi, Milano - ArmandaGoriArte, Prato - Art Shop, Pistoia - Bernabò Home Gallery, Trezzo sull’Adda (MI) - Candy Snake Gallery, Milano - Fidanda, Livorno, Lucca - Franco Giannini Arte Contemporanea, Soiano sul Lago (BS) - Galería Álvaro Alcázar, Madrid (ES) - Galeria Richard Vanderaa, Girona (ES) - Galleria Cant’Art, Empoli (FI) - Galleria Entropia, Perugia - Galleria Granelli, Castiglioncello (LI) - Galleria Poliart Contemporary, Milano - Ginza Kawauso Gallery, Tokio (JP) - Giò Art, Lucca - Gio Arte, Mestre (VE) - Guastalla Centro Arte, Livorno - Ivan Capuccini, Perugia - LDX Artodrome Gallery, Berlino, Malta, Hong Kong - Moho Gallery, Tarcento (UD) - Mondoromulo arte contemporanea, Castelvenere (BN) - Olio su tavola, Lucca - Open One Art Gallery, Pietrasanta (LU) - Prototip, Belgrado (SRB) - Studio Pivuelle Arte, S. Giovanni Valdarno (AR) - T.O.E. Art Market, Livorno - Unique Contemporary, Torino - Veridieci, Corte Franca (BS) - VINCIARTE, Rubano (PD)


Art Projects

Regalarte Romarategui, Vitoria-Gasteiz (ES) - Studio Godot, Castellina Marittima (PI) -Ufofabrik Contemporary Art Gallery, Moena (TN)


Independent

AART'è Gene, Roma - Kıymet Dirican Studio, Smirne (TR) - Mariangela Fremura Studio, New York (USA) - Daniele Nannini Studio, Firenze


Editor

Andrea Benedetto, Milano/Basel - Collezione da Tiffany, Pesaro - Fare mente locale, Firenze - Ginevra Tarabusi, Pavia - Inside Art, Roma, Johan & Levi, Milano - Juliet, Muggia (TS) - Numero Cromatico, Roma Raw Messina, Roma - Spazioterra, Firenze - The Place, Bergamo - TYPEONE Magazine, UK



Info


Dove

Real Collegio, Piazza del Collegio, 13, Lucca


Quando

26 - 28 settembre 2025


Orari 

Venerdì      15.00 - 20.00 

Sabato        10.00 - 20.00 

Domenica   10.00 - 20.00 


Titoli d'ingresso

Biglietto giornaliero venerdì € 5,00

Biglietto giornaliero sabato e domenica: € 10,00

Ridotto giornaliero: € 8,00

Ridotto easy € 5,00 studenti muniti di tesserino o libretto identificativo



 
 

Con l’annuncio dei vincitori si è conclusa sabato 12 luglio la XVI edizione del PREMIO COMBAT, concorso internazionale d’arte contemporanea ideato dall’Associazione culturale Blob Art ETS, in collaborazione con il Comune di Livorno, con il sostegno della Regione Toscana, della Fondazione di Livorno, della casa editrice Sillabe e del partner Opera Laboratori, oltre a Poliart, azienda leader nella produzione di polistirene espanso.


La giuria, composta da Ilaria GianniFrancesca BaboniAngel Moya GarciaLorenzo BalbiAndrea BruciatiDavide Ferri e Stefano Taddei, ha scelto come vincitrice del Premio Combat, del valore di diecimila euro, Dilan Perisan con l’opera "Excavation of the Solaris", per queste ragioni, unite alla volontà di premiare una pratica artistica emergente che esprime grandi potenzialità: “Ci sono opere che nascono in una particolare circostanza di vita e che in seguito diventano disorientante ripetizione quotidiana. L’opera vincitrice ha impressionato la giuria per la sua capacità di trasmettere urgenza, emozione e fantasia da semplici tracce di materia e di vita vissuta; un messaggio che da personale diventa universale dove frammenti di risulta della propria quotidianità privata si trasformano in testimoni di tempo e presenza in un processo aperto e coinvolgente, di cui vediamo i passaggi preliminari e quelli attuali, ma possiamo solo immaginare, immedesimandoci, i prossimi o i propri.”

Dilan Perisan
Dilan Perisan, Excavation of the Solaris

Per la sezione Pittura, la giuria ha assegnato il premio a José Victor De Castro Negreiros con l’opera "Nozze d’argento", per la seguente motivazione: “Quando la dimensione diurna e attiva della sfera creativa trascolora, alternandosi, nel sogno notturno, siamo dinanzi ad una metafisica del fantastico, ad una riflessione metamorfica in precario equilibrio fra logica ed irrazionalità. Nell'opera selezionata la funzione ‘simbolica e spirituale’ non risulta mai inattuale, perché basata sull’azione stessa del creare ad opera dell’immaginazione, secondo un aggiornato ed immanente inventario meticciato.”

Menzione speciale della giuria a Nicola Bindoni.

José Victor De Castro Negreiros
José Victor De Castro Negreiros, Nozze d'argento

Per la sezione Fotografia, la giuria ha decretato vincitore Alessandro Truffa con l’opera "Bee training – studies on domestication", per la seguente motivazione: “Bee training di Alessandro Truffa è un’immagine con una presenza semplice ed essenziale, e al contempo enigmatica, sottesa da una riflessione sul rapporto uomo/natura, e capace, per via di dettagli (come l’insondabile sovrapposizione di ombre sul palmo della mano aperta), di aprire spazi all’immaginario e all’invisibile.”

Menzione speciale della giuria a Lori Lako.

Alessandro Truffa
Alessandro Truffa, Bee training - studies on domestication

Per la sezione Grafica, il premio è stato assegnato a Valeria Carrieri con l’opera "Dafne al contrario / Dafne suite", per la seguente motivazione: “Con Dafne al contrario / Dafne suite, Valeria Carrieri realizza un intervento site-specific di straordinaria intensità formale e concettuale. Il disegno a carboncino, che si sviluppa come un fregio murale, rielabora la figura della ninfa a partire dal mito classico per condurre una riflessione critica sulla costruzione patriarcale dell'immaginario folclorico femminile. Le figure, insieme potenti e vulnerabili, si allontanano dall'estetica della ninfetta erotizzata e silenziata, spesso plasmata dallo sguardo maschile, per rivendicare una soggettività autonoma e plurale. Carrieri trasforma così la processione delle ninfe in un corteo di resistenza: una comunità che reclama il proprio spazio e la propria voce. La scelta del carboncino – materia fragile e viva – rafforza la dimensione effimera ma incisiva dell’opera, evocando il legame profondo tra corpo, natura e memoria. La ninfa, nella visione dell’artista, non è più oggetto di desiderio ma soggetto di sapere e tradizione, portatrice di una conoscenza ancestrale, vegetale e acquatica, che resiste alla cancellazione e all’appropriazione.”

Menzione speciale della giuria a Bernardo Tirabosco.

Valeria Carrieri
Valeria Carrieri, Dafne al contrario / Dafne suite

La giuria ha decretato Claudia Vetrano vincitrice per la sezione Scultura/Installazione con l’opera "Passeggero", per la seguente motivazione: “L’artista affronta un'indagine che sonda in modo peculiare l'idea di confine in un mondo divenuto ormai distopico, manifestando al contempo la concezione di un individuo costretto a muoversi in una collettività votata sempre più ad un distanziamento sociale.”

Menzione speciale della giuria a Agnese Oprandi.

Claudia Vetrano
Claudia Vetrano, Passeggero

Infine per la sezione Video, la giuria ha premiato Mariana Ferratto con l’opera "Tutorials" per la seguente motivazione: “Per la modalità poetica con cui ha sviluppato un atto di riconciliazione con il passato della propria famiglia, esiliata dopo un colpo di stato militare. Per il tentativo di registrare la resistenza organizzata dei prigionieri politici dopo che erano stati sottoposti a un regime di isolamento e inattività come metodo di distruzione fisica e psicologica. E per la capacità di costruire una narrazione sul senso di appartenenza delle seconde generazioni.”

Menzione speciale della giuria a Andisheh Bagherzadeh.

Mariana Ferratto
Mariana Ferratto, Tutorials

La consegna dei Premi Galleria, un premio speciale nato dalla collaborazione con cinque importanti gallerie di arte contemporanea e lo spazio indipendente SAC Spazio Arte Contemporanea di Livorno, e che consiste nella realizzazione di un progetto espositivo presso le loro sedi nella stagione 2025/26, dando così continuità al dialogo avviato durante la partecipazione al Premio, ha visto premiare:



Il premio Poliart viene assegnato a Axel Gouala. L’azienda Poliart, leader nel settore del polistirene espanso, sosterrà la produzione di una nuova opera dell’artista.

Il premio THE PLACE, promosso dal neonato marketplace THE PLACE unitamente all’associazione Ultracontemporary Art Project aps (U-ART-P aps), in collaborazione con Calcografica Petronilla, è stato assegnato ad Andrea Astolfi per l’opera Senza Titolo (ceramolle, maniera allo zucchero, acquatinta e puntasecca su tre lastre di zinco; lastra 15x20 cm su foglio 25x35 cm).

In ultimo, il Premio della Giuria Popolare, conferito in base alle preferenze espresse dal pubblico partecipante, viene assegnato a Marcela Castaneda Florian con l’oper

Architettura di sopravvivenza, La casa: ricchezza dell’urgenza.

 
 
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