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L’arte ha per tanto tempo cercato un rapporto mimetico con il dato naturale. Questo non poteva che riguardare anche l’albero.




Il dato mimetico pare scomparire all’inizio del XX secolo, dopo un successo plurisecolare che aveva raggiunto l’apice nel XIX secolo. L’artista non si rivolge più ad una pittura al naturale ma torna nel proprio studio. Questo libro propone un indagine sulla rappresentazione dell’albero che è anche una presa di coscienza dell’albero, del mistero che porta e del patrimonio per noi che rappresenta. Scorrono nel libro tanti autori e le loro rappresentazioni di tale tema. Quando l’artista lavora sull’albero in atelier l’arbusto diviene fenomeno di speculazioni esistenziali. Da soggetto pronto per essere dipinto verosimilmente a causa d’introspezione. Henri Matisse, sulla rappresentazione dell’albero, medita per costruire un suo generale linguaggio artistico. Georgia O’Keeffee in The Lawrence Tree ( 1929 ) sceglie un’angolatura insolita, sdraiata sotto un arbusto. Siamo davanti ad un’esaltazione messa in scena della pianta. Ansel Kiefer con Mann im wald (1971 ) lega le piante al complesso rapporto identitario con il popolo tedesco. Grazie a tecniche digitali David Hockney, in Bigger Trees near Warter ( 2007 ) apre nuove possibilità espressive per il noto soggetto. Molti altri autori contemporanei si rifanno all’albero e anche nella società c’è un sentore ecologista verso l’albero. Questo pone altri limiti alla rappresentazione arborea che aspettano solo di essere superati. ( Stefano Taddei )

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L’idea di progresso si è rivelata un notevole fallimento. IOCOSE è un collettivo che indaga proprio questo. In tale mostra offrono al pubblico opere degli ultimi dieci anni. Le loro elaborazioni spaziano dall’immagine alla videoinstallazione. La finanza domina il mondo e anche i brandelli di politica che rimangono. Il quartetto denuncia i disastri verso l’umanità che ciò porta. New Space, in tale mostra, viene accusato di voler dominare l’immaginario collettivo. Il nostro futuro sembra già scritto, IOCOSE lo denuncia. La mostra ci domanda in che avvenire vogliamo vivere e come vogliamo arrivarci.

L’opera The Hollow Chorus ricorda un 3D realizzato da New Space per insediamenti futuri extraterrestri. Nella Silicon Valley è un concetto architettonico molto utilizzato. In quest’opera c’è un microfono con cui non si può comunicare, invito perciò a esprimersi senza poterlo fare. E così, non troppo sotto, di questo avvenieristico evento, il coltello dalla parte del manico rimane a New Space.



IOCOSE, The Hollow chorus, 2022, ph©Matteo Cattaruzzi, Courtesy l’artista


In Pointing at a New Planet siamo alla presenza di un’opera che attacca gli investitori di New Space che vogliono colonizzare i pianeti extraterrestri, non pensando di mutare le disuguaglianze che ci sono ora sulla Terra.

Free From History mostra una mano che trasforma un pianeta. Ciò ricorda come i desideri dell’arto conquistatore possono svilupparsi all’infinito, essendo non soggetti alle leggi contro le speculazioni capitaliste.



IOCOSE, Free from History, 2021, Animazione video 3D, loop, ph©Matteo Cattaruzzi, Courtesy l’artista



Protagonisti invece sono gli animali in Critters of a Space, Unite!, dove il pianeta extraterrestre è una sorta di luna park e le varie bestie sono destinate ad intrattenere i visitatori.



IOCOSE, Critters of a Space, Unite!, stampa digitale su tessuto, supporto metallico, plexiglas, luce led, 2022, ph©Matteo Cattaruzzi, Courtesy l’artista



In Drone Memorial abbiamo un memoriale ai droni caduti in operazioni militari. In ogni momento, grazie ad un GPS, un drone può puntare sul memoriale e auspica un mondo in cui la guerra non sarà più contemplata.



IOCOSE, Drone Mental, incisione su laser su plexiglas specchiato, alluminio, rame patinato, ricevitore GPS, 2016, Courtesy l’artista



Launching a New Product ricorda la nevrosi contemporanea dei nuovi prodotti, autentici status symbol per gente che spesso non arriva alla fine del mese ma che gli dona momenti di gloria sociale difficilmente capibili. L’opera richiama anche il fosco uso di certi youtuber di far vedere l’apertura di questi nuovi gadget.



IOCOSE, Launching a New Product, Video, loop, 2018, Courtesy l’artista




Ma la mostra ha ancor altre opere da vedere, da non perdere. ( Stefano Tdaddei )


FMAV - Palazzina dei Giardini -Modena


Fino al 26.02.23


Info: https://www.fmav.org/mostre/iocose-loops-and-vectors/

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Aperte le iscrizioni per la quattordicesima edizione del PREMIO COMBAT PRIZE, concorso internazionale finalizzato alla continua ricerca dei diversi percorsi e talenti che caratterizzano l’arte contemporanea. Riconosciuto tra i premi più importanti nel sistema dell’arte contemporanea in Italia, si presenta anche quest’anno in una veste rinnovata.

Sarà il Museo Giovanni Fattori di Livorno – Granai di villa Mimbelli, sede principale, a ospitare la mostra finale degli ottanta finalisti che quest’anno tornerà a vivacizzare l'estate livornese dal 17 giugno all' 8 Luglio 2023.


La  mostra ai Granai di Villa Mimbelli 2022
Museo civico Giovanni Fattori - Granai di Villa Mimbelli - courtesy Francesco Levy

Confermato il primo premio assoluto del valore di diecimila euro, che sarà assegnato dalla giuria ad un artista tra gli ottanta finalisti, oltre ai riconoscimenti in denaro per ogni singola sezione. e il Premio Speciale Gallerie, dove sei gallerie, di primo piano nel contemporaneo, e uno spazio indipendente selezioneranno ciascuna, autonomamente rispetto alla giuria del premio, un artista tra i finalisti per avviare una nuova collaborazione che si concretizzerà nella stagione 2023/24 in una mostra personale, o collettiva nei propri spazi.

Si consolida inoltre il Premio Poliart, che vedrà l’azienda leader nella lavorazione del polistirene espanso sostenere la produzione di un’opera di un artista selezionato tra i finalisti, rafforzando così il fruttuoso dialogo tra arte, impresa e territorio, fondamentale per lo sviluppo e la conoscenza degli artisti contemporanei.


La sezione video
Museo civico Giovanni Fattori - Granai di Villa Mimbelli - courtesy Francesco Levy

ECCO I PREMI DELLA QUATTORDICESIMA EDIZIONE DEL PREMIO COMBAT PRIZE!

Euro 10.000 (diecimila) vincitore PREMIO COMBAT PRIZE

Premi di sezione:

Euro 1.500 (mille e cinquecento) al vincitore sezione Pittura*

Euro 1.500 (mille e cinquecento) al vincitore sezione Scultura e Installazione*

Euro 1.500 (mille e cinquecento) al vincitore sezione Fotografia*

Euro 1.500 (mille e cinquecento) al vincitore sezione Grafica*

Euro 1.500 (mille e cinquecento) al vincitore sezione Video - Performance art *

* (l'opera vincitrice rimarrà̀ di proprietà̀ dell'artista)


Premio Galleria - Realizzazione mostra personale o collettiva, nella stagione espositiva 2023-2024.

I Premi Speciali saranno realizzati in collaborazione con le seguenti gallerie e spazi indipendenti:

A+B gallery, Brescia IAGA contemporary Art, Cluj, Romania Galleria Studio G7, Bologna

Lunetta 11, Borgo Lunetta, Cuneo Magazzeno, Ravenna Marina Bastianello Gallery, Venezia

SAC spazio arte contemporanea, Livorno


Premio speciale Poliart* - L’Azienda, leader nella lavorazione del polistirene espanso, premierà un artista selezionato tra i finalisti, sostenendo la produzione di un’opera.


Il bando chiude il 6 maggio 2023

Per info:

https://www.premiocombat.it/bando




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